Diario del “Camino” di Santiago: 7 giorni di viaggio tra la Spagna e la ricerca di sé stessi. GIORNO 1

17.08.2017 – L’arrivo

Il mio viaggio inizia giovedì 17 agosto alle 21 di sera, quando parte il mio volo da Venezia a Tolosa. Vi chiederete come mai arrivare a Tolosa visto che dista circa 300km dall’inizio della Via Francese del Camino, Saint Jean Pied de Port… Ebbene ci sono due motivi: il primo è perché il volo era molto economico, il secondo è perché a Tolosa vive un’amica conosciuta in Erasmus, Marion. Ci siamo sentite in questi ultimi giorni e ci siamo accordate: mi verrà a prendere in aeroporto e dormiremo da dei suoi amici, perché nel frattempo lei ha finito l’Università e quindi non vive più a Tolosa.

Non appena atterro informo la mia amica che, anche se in ritardo, finalmente sono arrivata! Poco dopo mi chiama, sono felice di sentire la sua voce; mi dice però che ci siamo capite male, mi aspettava una decina di giorni dopo. In un primo momento mi spavento, sono appena arrivata in Francia, è l’una di notte e non so dove dormire. Marion mi dice che fa un giro di chiamate per vedere se c’è qualcuno in città che può ospitarmi, nel frattempo faccio un giro precauzionale dell’aeroporto per cercare un angolino confortevole dove eventualmente sistemarmi fino a domani mattina. Marion mi chiama dopo poco comunicandomi che sua sorella più grande è ancora sveglia e che mi ospiterebbe volentieri, abita anche in centro, quindi benissimo.

Ci incontriamo in Place de Capitol, la piazza principale della città; da subito Cecile è stata molto disponibile. Abbiamo iniziato a chiacchierare, tanto che, benché fosse l’una di notte passata abbiamo deciso di appoggiare il mio zaino a casa sua e fare una passeggiata per il centro di Tolosa. Mi ha portato sull’ argine del fiume come sapendo che il fiume è per me il posto più interessante della città.

Cecile ha la stesa voce dolce della mia amica Marion, ha appena iniziato a scrivere dei suoi viaggi, in particolare della sua esperienza in Canada. E’ una ragazza piena di creatività, lo si vede anche da come è arredato il suo piccolo appartamento, molto semplice ma con molti piccoli dettagli che solo un occhio attento riesce a cogliere e ad apprezzare. Abbiamo trovato subito molti argomenti su cui scambiaci opinioni e parlando del suo progetto di scrivere di viaggi mi ha fatto venire ancora più voglia a portare a termine l’idea di tenere un diario di viaggio per questo cammino che poi, una volta terminato e sistemato, ho deciso che lo tradurrò e glielo spedirò.

Dopo una bella passeggiata torniamo a casa e dopo una tisana e un po’ di coccole al suo gattino andiamo a dormire.

Lascia un commento